Dallo scorso Ottobre, con la Circolare del Ministero della salute n.0043189 -17/10/2022 è arrivato il via libera alla somministrazione della quinta dose di vaccino anti-Covid19. Vediamo a chi è raccomandata e quali sono le modalità di prenotazione.
Quinta dose, a chi è raccomandata?
Il Ministero della Salute raccomanda la somministrazione della quinta dose di vaccino (terzo richiamo) alle seguenti categorie di persone, purchè siano trascorsi almeno 120 giorni dalla quarta dose o dall’ultima infezione da Covid (data del tampone positivo):
persone con età uguale o maggiore di 80 anni;
ospiti delle RSA;
persone di età uguale o maggiore di 60 anni con fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti.
Con riferimento a quest’ultima categoria, di seguito la lista di condizioni concomitanti/pre-esistenti di fragilità con indicazione alla quinta dose:
Malattie respiratorie:
Fibrosi polmonare idiopatica;
Malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia.
Malattie cardiocircolatorie:
Scompenso cardiaco in classe avanzata (III – IV NYHA);
Pazienti post-shock cardiogeno.
Malattie neurologiche:
Sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone;
Sclerosi multipla;
Distrofia muscolare;
Paralisi cerebrali infantili;
Miastenia gravis;
Patologie neurologiche disimmuni.
Diabete/altre endocrinopatie severe:
Diabete di tipo 1;
Diabete di tipo 2 in terapia con almeno 2 farmaci per il diabete o con complicanze;
Morbo di Addison;
Panipopituitarismo.
Malattie epatiche:
Cirrosi epatica
Malattie cerebrovascolari:
Evento ischemico-emorragico cerebrale con compromissione dell’autonomia neurologica e cognitiva;
Stroke nel 2020-22;
Stroke antecedente al 2020 con ranking ≥ 3.
Emoglobinopatie:
Talassemia major;
Anemia a cellule falciformi;
Altre anemie croniche gravi.
Altro:
Fibrosi cistica;
Sindrome di Down;
Grave obesità (BMI >35);
Disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva e psichica):2
Disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3 comma 3.
A chi altro è destinata la quinta dose?
Tutti gli ultrasessantenni che abbiano già ricevuto la quarta dose (secondo richiamo) e che ne facciano richiesta possono accedere alla quinta dose, purchè siano trascorsi almeno 120 giorni dalla quarta dose o dall’ultima infezione da Covid (data del tampone positivo).
Quali vaccini vengono utilizzati per la quinta dose?
Per la quinta dose vengono utilizzati i vaccini aggiornati contro la variante Omicron. Per ulteriori approfondimenti sui vaccini in uso visitate la nostra pagina dedicata al seguente indirizzo: https://www.prenotazionevaccino.it/nuovi-vaccini-covid/.
E’ possibile sottoporsi alla vaccinazione anti-influenzale contestualmente alla quinta dose?
Non solo è possibile sottoporsi a vaccinazione anti-influenzale e alla quinta dose nella stessa seduta, ma questa possibilità è incoraggiata dalle Autorità competenti (Ministero della Salute, AIFA, ISS e Consiglio Superiore di Sanità) le quali ne sottolineano l’importanza nella circolare già citata.
La quinta dose è obbligatoria?
L’obbligo vaccinale in Italia è rimasto in vigore per i soggetti over-50 fino al mese di Giugno 2022 e solo per il ciclo vaccinale primario e primo booster (terza dose).
La quinta dose è raccomandata per le categorie più a rischio già menzionate (che abbiano già fatto la quarta dose) ma non è obbligatoria.
Perché è importante fare la quinta dose?
Come sottolineano gli esperti, con l’arrivo della stagione fredda è ancora più importante, per le categorie a rischio, sottoporsi alla quinta dose poiché in questa stagione siamo esposti anche a molti altri virus respiratori, primo tra tutti l’influenza che quest’anno sembra essere particolarmente virulenta e con sintomi simili al Covid. Per approfondire come distinguere Covid e influenza leggi il nostro articolo a questa pagina: https://www.prenotazionevaccino.it/influenza-e-covid-come-distinguerli/
Oltre all’arrivo dell’influenza, ci troviamo anche di fronte al dilagare di un’altra variante Covid particolarmente contagiosa e che secondo le stime degli esperti potrebbe diventare dominante entro il mese di gennaio. Stiamo parlando della sotto-variante Cerberus (BQ.1.1). Tutti i dettagli sulle caratteristiche di questa nuova variante e su cosa ci aspetta nei prossimi mesi, nel nostro articolo di approfondimento: https://www.prenotazionevaccino.it/covid-variante-cerberus-cosa-sappiamo-e-cosa-ci-aspetta-nei-prossimi-mesi/
Come prenotare la quinta dose?
Le modalità di prenotazione della quinta dose nelle varie Regioni sono disponibili nelle pagine regionali, contenenti tutte le indicazioni specifiche, ai seguenti link:
La somministrazione della quinta dose genera automaticamente un nuovo green pass che viene notificato entro pochi giorni dalla somministrazione.
Il nuovo green pass che, ricordiamo, al momento è necessario solo per accedere a strutture di degenza ospedaliera e residenze per anziani, riporta le informazioni aggiornate sull’ultima vaccinazione effettuata e sostituisce quello ricevuto in precedenza (ad esempio successivamente alla quarta dose).
A partire dal 1 Ottobre 2022 nella regione Lombardia è possibile prenotare la quarta dose di vaccino per tutti i soggetti over-12.
Per prenotare la quarta dose di vaccino in Lombardia segui le indicazioni di seguito riportate. Ricordiamo che nella regione Lombardia, così come nel resto delle regioni italiane, la quarta dose di vaccino Anti Covid-19è fortemente consigliate a tutti i soggetti di età uguale o superiori a 60 anni, oltre che ai cittadini over-12 ad elevata fragilità.
Disponibili per la quarta dose anche i nuovi vaccini, quelli aggiornati alla variante Omicron e recentemente autorizzati da EMA ed AIFA.
Quarta dose Lombardia: chi può prenotare la quarta dose (secondo booster)
Al momento in Lombardia, possono prenotare la quarta dose tutti i soggetti over-12 purchè siano trascorsi almeno 120 giorni dalla terza dose o dall’ultima infezione successiva al richiamo.
Ricordiamo che nonostante il vaccino sia disponibile per tutti gli over-12, il ministero della saluta raccomanda la quarta dose in particolare per le seguenti categorie considerate più a rischio:
Soggetti Over-60: tutti i soggetti di età uguale o superiore a 60 anni
Soggetti immunodepressi: i cittadini residenti in Lombardia con marcata compromissione della risposta immunitaria o sottoposti a trapianto di organo solido (immunodepressi).
Le modalità di prenotazione variano a seconda della categoria di soggetti coinvolti. Vediamo per ciascuna categoria quali sono le modalità di prenotazione.
Soggetti over-12
Dal 1 Ottobre la regione Lombardia ha aperto le prenotazioni della quarta dose ad un ampia platea, dando quindi la possibilità a chiunque abbia almeno 12 anni di ottenere la somministrazione della quarta dose utilizzando i nuovi vaccini.
Unico vincolo è che devono essere trascorsi almeno 120 dalla terza dose o dall’eventuale infezione Covid (120 giorni dal primo tampone positivo).
Per la prenotazione è sufficiente accedere al portale della regione Lombardia cliccando sul pulsante di seguito. Ricorda che per la prenotazione serve il codice fiscale ed il numero della tessera sanitaria
Ricorda che per la prenotazione serve il codice fiscale ed il numero della tessera sanitaria
Soggetti immunodepressi
Sono contattati per la somministrazione della dose booster direttamente dai Centri specialistici che li hanno in cura, coloro cher invece non sono stati contattati potranno accedere alla dose di richiamo (booster) con accesso libero (senza prenotazione) in uno dei centri vaccinali presenti sul territorio lombardo presentando contestualmente, oltre alla Tessera Sanitaria e al Codice Fiscale, anche la documentazione sanitaria che attesti la propria condizione di salute e i certificati vaccinali delle precedenti somministrazioni. L’elenco delle patologie per le quali si può accedere alla quarta dose è riportata nella tabella fornita dalla regione Lombardia raggiungibile al seguente link: Immunocompromessi.pdf (regione.lombardia.it).
La vaccinazioni agli ospiti delle RSA, salvo situazioni particolari, saranno effettuate direttamente in loco nello strutture.
Per maggiori informazioni sulla quarta dose vi invitiamo a leggere il nostro articolo
Consulta anche la nostra pagina Lombardia oppure a far riferimento al sito della regione Lombardia dedicato alla vaccinazione raggiungibile al link sotto indicato:
Quali vaccini saranno utilizzati per la quarta dose in Lombardia?
I vaccini autorizzati per la somministrazione della quarta dose sono Comirnaty (Pfizer) con dosaggio 30 mcg in 0,3 mL nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni e Spikevax (Moderna) con dosaggio 50 mcg in 0,25 mL nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni.
A partire dal 12 Settembre sono disponibili i nuovi vaccini, ossia quelli basati sulla variante Omicron. I nuovi vaccini sono al momento destinati in modo esclusivo alle somministrazioni della quarta dose.
Come sottolineano gli esperti, con l’arrivo della stagione fredda è ancora più importante sottoporsi alla quarta dose poiché in questa stagione siamo esposti anche a molti altri virus respiratori, primo tra tutti l’influenza che quest’anno sembra essere particolarmente virulenta e con sintomi simili al Covid. Per approfondire come distinguere Covid e influenza leggi il nostro articolo a questa pagina: https://www.prenotazionevaccino.it/influenza-e-covid-come-distinguerli/
Oltre all’arrivo dell’influenza, ci troviamo anche di fronte al dilagare di un’altra variante Covid particolarmente contagiosa e che secondo le stime degli esperti potrebbe diventare dominante entro il mese di gennaio. Stiamo parlando della sotto-variante Cerberus (BQ.1.1). Tutti i dettagli sulle caratteristiche di questa nuova variante e su cosa ci aspetta nei prossimi mesi, nel nostro articolo di approfondimento: https://www.prenotazionevaccino.it/covid-variante-cerberus-cosa-sappiamo-e-cosa-ci-aspetta-nei-prossimi-mesi/
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Quarta dose per gli ove-60 al via anche in Basilicata a partire dal 13 Luglio. Oltre agli over-60 sono inclusi anche i soggetti fragili di età superiore ai 12 anni che hanno una delle patologie indicate dal ministro riassunte in questa pagina Quarta dose chi sono i soggetti fragili ed immunodepressi
Quarta dose Basilicata: quali vaccini verranno effettuati per il richiamo (quarta dose)?
La somministrazione della quarta dose , come già previsto anche per la dose addizionale (terza dose), verrà effettuata con vaccini a mRna Pfizer o Moderna.
Come prenotare la quarta dose in Basilicata
La prenotazione della quarta dose potrà essere effettuata con le seguenti modalità:
attraverso i 134 Atm Postamat presenti sul territorio regionale;
con l’aiuto dei portalettere attraverso i palmari messi a loro disposizione;
inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947. Entro 48-72 ore verranno ricontattati dal servizio clienti di Poste Italiane per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento.
Inoltre per tutti i Cittadini che riscontrano un errore dopo aver inserito il numero di Tessera Sanitaria e il Codice Fiscale nel portale web, è disponibile il numero verde 800.00.99.66 tramite il quale è possibile aderire al processo di pre-adesione e accedere successivamente alla piattaforma Poste.
Dove viene somministrata la quarta dose in Basilicata
Di seguito l’elenco aggiornato dei punti vaccinali in Basilicata
Provincia di Potenza – ASP Basilicata
POTENZA Tenda Qatar, Piazzale della Stazione Fermata “San Carlo”
MELFI Palestra Comunale, via della Cittadinanza attiva
VENOSA Palestra scuola media “De Luca”, via Appia n. 36
SENISE Complesso monumentale “San Francesco”, p.zza Municipio n. 2
VILLA D’AGRI Distretto Asp, via C. Colombo n. 17 (Importante: dal 26/4 – Via Azimonti nei pressi ex Scuola dell’Infanzia)
LAURIA Palestra Istituto Secondario di Istruzione Superiore, via Querce dello Speziale
Provincia di Matera – ASM Basilicata
MATERA Tenda del Qatar (adiacente l’Ospedale Madonna delle Grazie)
POLICORO Distretto Sanitario di via Moncenisio
STIGLIANO Palestra I.I.S. “Felice Alderisio”
PISTICCI Tendo struttura di via Olimpia
TRICARICO Palestra Scuola media “Rocco Scotellaro”
La ASL di Potenza, nel proprio sito web, rende noti anche gli orari di apertura dei prossimi giorni, che vi riportiamo di seguito:
POTENZA TENDA QATAR
GIORNI DI APERTURA
FASCE ORARIE
01/12/2022
08:00-19:30
LAURIA – Suore Vincenziane (ex scuola materna paritaria)
GIORNI DI APERTURA
FASCE ORARIE
07/12/2022
08:00-13:30
14/12/2022
08:00-13:30
21/12/2022
08:00-13:30
28/12/2022
08:00-13:30
MELFI – Palestra Comunale, Via della Cittadinanza attiva
GIORNI DI APERTURA
FASCE ORARIE
05/12/2022
08:00-13:30
12/12/2022
08:00-13:30
19/12/2022
08:00-13:30
PATERNO – Ambulatorio ASP, Piazza Isabella Morra
06/12/2022
08:00-13:30
13/12/2022
08:00-13:30
20/12/2022
08:00-13:30
27/12/2022
08:00-13:30
SENISE – Complesso monumentale “San Francesco”, Piazza Municipio n. 2
GIORNI DI APERTURA
FASCE ORARIE
05/12/2022
08:00-13:30
12/12/2022
08:00-13:30
19/12/2022
08:00-13:30
VENOSA – Plesso Scolastico “La Vista”, Piazza Don Bosco
GIORNI DI APERTURA
FASCE ORARIE
06/12/2022
08:00-13:30
13/12/2022
08:00-13:30
20/12/2022
08:00-13:30
27/12/2022
08:00-13:30
Orari di apertura punti vaccinali ASL Potenza
Perchè è importante fare la quarta dose?
Con l’arrivo della stagione fredda è ancora più importante sottoporsi alla quarta dose poiché in questa stagione siamo esposti anche a molti altri virus respiratori, primo tra tutti l’influenza che quest’anno sembra essere particolarmente virulenta e con sintomi simili al Covid. Per approfondire come distinguere Covid e influenza leggi il nostro articolo a questa pagina: https://www.prenotazionevaccino.it/influenza-e-covid-come-distinguerli/
Oltre all’arrivo dell’influenza, ci troviamo anche di fronte al dilagare di un’altra variante Covid particolarmente contagiosa e che secondo le stime degli esperti potrebbe diventare dominante entro il mese di gennaio. Stiamo parlando della sotto-variante Cerberus (BQ.1.1). Tutti i dettagli sulle caratteristiche di questa nuova variante e su cosa ci aspetta nei prossimi mesi, nel nostro articolo di approfondimento: https://www.prenotazionevaccino.it/covid-variante-cerberus-cosa-sappiamo-e-cosa-ci-aspetta-nei-prossimi-mesi/
La Regione Lazio è stata la prima a partire con la somministrazione della quarta dose lo scorso 24 febbraio 2022 per le persone con marcata compromissione della risposta immunitaria (immunodepressi) che abbiano già ricevuto il ciclo vaccinale primario e la dose addizionale di completamento.
Al momento la somministrazione della quarta dose nella Regione Lazio è aperta a tutta la popolazione con età superiore ai 12 anni
ATTENZIONE: Si ricorda che la quarta dose (richiamo o booster) va somministrata con almeno 120 giorni di distanza dall’ultima dose ricevuta. Per chi ha contratto il Covid dopo la somministrazione della terza dose, è possibile ottenere la somministrazione della quarta dose solo se sono trascorsi almeno 120 giorni dal tampone positivo.
Nonostante la quarta dose sia aperta a tutta la popolazione over-12, rimane fortemente consigliata per i soggetti considerati più a rischio, quindi:
Quali sono i vaccini autorizzati per la quarta dose?
I sieri autorizzati in Italia per la somministrazione di questa dose di richiamo sono:
Moderna (Spikevax);
Pfizer (Comirnaty)
A partire dal mese di Settembre sono disponibili nuovi vaccini aggiornati alla variante Omicron che vengono utilizzati per la somministrazione di tutte le quarte dosi. Per informazioni sui nuovi vaccini e sull’efficacia, leggere l’articolo Nuovi vaccini covid aggiornati: come prenotare
Come prenotare la quarta dose nel Lazio
Per accedere alla somministrazione della dose di richiamo (quarta dose) nel Lazio sono disponibili le seguenti procedure:
Per accedere alla prenotazione si deve autocertificare la propria condizione sanitaria ed avere a portata di mano la Tessera Sanitaria per inserire i seguenti dati:
Codice Fiscale;
Ultime 13 cifre del codice numerico (TEAM) che si trova sul retro della Tessera.
La Regione Lazio provvederà ad inviare, 72 ore prima dell’appuntamento prenotato, un SMS con il quale ricorderà l’appuntamento della somministrazione.
Per un eventuale assistenza alla prenotazione o per disdire gli appuntamenti prenotati si può contattare il numero 06-164161841 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 07:30 alle ore 19:30 e il sabato con orario continuato dalle ore 07:30 alle ore 13:00.
Dopo due anni contrassegnati dall’uso massivo di mascherine, quest’anno l’influenza stagionale sta riscontrando una diffusione maggiore. La quarta dose riveste anche in questo caso un ruolo importante per la protezione dei soggetti fragile, per i quali è importante saper distinguere i sintomi come riportato nel nostro articolo Influenza e Covid, come distinguerli? Caratteristiche, sintomi e differenze
Quarta dose e green pass
Anche per i cittadini della regione Lazio che effettuano la quarta dose è previsto il rilascio di un green pass aggiornato. Il nuovo green pass sostituisce quello precedente ed ha analoga validità. Per sapere come scaricare il green pass leggi la nostra guida Come scaricare il Green Pass
Influenza e Covid: dopo circa due anni in cui la sua presenza è passata quasi inosservata grazie al diffuso utilizzo delle mascherine, torna a farci visita l’influenza, quest’anno soprannominata l’Australiana. Purtroppo la sua comparsa è ulteriormente complicata dalla presenza costante del Covid che, in molti casi, può esser facilmente confuso con un virus influenzale a causa di alcuni sintomi molto simili che caratterizzano le due infezioni. Tuttavia, determinati sintomi sono più specifici e più comuni quando a manifestarsi è il Covid piuttosto che l’influenza. Andiamo più nel dettaglio.
Influenza e Covid: quali sono i sintomi più comuni in caso di influenza ed in caso di Covid?
Siamo di fronte, in entrambi i casi, come precisa l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in questa pagina, ad infezioni causate da virus che attaccano le vie respiratorie che presentano una serie di sintomi simili, almeno nella fase iniziale della malattia. Inoltre, entrambe le patologie possono essere asintomatiche (con assenza di sintomi) o paucisintomatiche (caratterizzate da sintomi leggeri) oltre ad essere entrambe molto contagiose.
Ma andiamo ora a distinguere i sintomi più comuni e le caratteristiche principali delle due infezioni.
In caso di influenza il periodo di incubazione è relativamente breve (da 1 a 4 giorni) ed i sintomi più comuni sono:
mal di gola;
tosse;
febbre;
raffreddore;
dolori muscolari ed articolari;
senso di affaticamento.
In caso di Covid l’incubazione può essere più lunga ed andare dai 2 ai 14 giorni, dopodiché possono comparire i seguenti sintomi:
mal di gola molto forte e persistente;
mal di testa;
tosse persistente;
febbre;
raffreddore;
perdita di gusto e olfatto (sebbene con meno frequenza nelle ultime varianti emerse);
sintomi gastrointestinali;
stanchezza;
difficoltà respiratoria.
Come distinguere l’influenza dal Covid?
Capire se si è di fronte ad una infezione da Covid oppure all’influenza sembra quindi non essere semplice, dal momento che molti dei sintomi sono praticamente sovrapponibili.
Lo strumento che può sicuramente aiutare ed è assolutamente consigliato in caso di dubbio è un tampone specifico, come consiglia Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano.
Possiamo però già avere qualche indicazione, sempre secondo l’Ospedale Bambino Gesù, facendo attenzione ad alcuni sintomi che sono più frequenti in caso di Covid, come ad esempio un mal di gola particolarmente forte e persistente, la presenza di disturbi gastrointestinali (meno frequenti nell’influenza) e difficoltà respiratoria. Altro sintomo specifico è la perdita di gusto e olfatto, anche se molto meno frequente nelle ultime varianti Covid emerse, rispetto al virus originario.
E’ possibile contrarre contemporaneamente Covid e influenza?
La risposta è si, è possibile contrarre contemporaneamente covid e influenza, ma seppur si tratti di casi rari la possibilità esiste, specialmente quest’anno in cui l’influenza torna a correre veloce dopo due anni di relativa assenza. Un’assenza che sembrerebbe esser stata favorita dalle misure di contenimento attuate contro il Covid, dall’uso dei dispositivi di protezione individuale al distanziamento sociale, che ne hanno impedito il diffondersi, almeno con numeri paragonabili alla fase pre-pandemica.
Quest’anno, la situazione si preannuncia molto diversa con il venir meno dell’obbligo di mascherina e distanziamento che negli anni passati ci hanno protetto non solo dal Covid, ma anche da tutta una serie di virus respiratori, compresa appunto l’influenza.
“Flurona”, un nuovo nemico?
Da qui ai prossimi mesi, in mancanza di protezioni, sarà molto più semplice, per l’influenza, circolare e magari contagiare contemporaneamente al Covid dando origine ad un’infezione soprannominata “Flurona”, combinazione come già detto, rara, di covid e influenza, ma di cui non è ben chiaro il risultato, come afferma il Prof. Massimo Andreoni alle colonne di Repubblica.
Tuttavia, come dichiarato sempre dal Prof Massimo Andreoni: “Potrebbe anche esserci un effetto antagonistico, con una delle due patologie che porta l’altra a manifestarsi in mondo meno importante. E’ un’ipotesi che è stata fatta, alla luce della bassissima circolazione dell’influenza negli ultimi due anni. Potrebbe essere stata causata, oltre che dalle mascherine, da questo fenomeno“.
L’influenza torna a far paura, l’Australiana è arrivata in Italia
Come già menzionato, l’influenza 2022 promette di colpire in maniera piuttosto violenta e soprattutto in anticipo rispetto all’arrivo tra Gennaio e Febbraio a cui eravamo abituati prima che comparisse il Covid. Come dichiara, intervistato dal Corriere della Sera, Giovanni Rezza (Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria presso il Ministero della Salute e Dirigente di Ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità) quest’anno potremmo aspettarci il suo picco già ad inizio anno.
Ma sono già tanti gli italiani a letto, soprattutto i più piccoli (nella fascia 0-4 anni), alcuni già alle prese con l’Australiana, ribattezzata con questo nome poiché “Stiamo sperimentando quello che in Australia hanno appena subito, una stagione particolarmente pesante con un inverno (corrispondente al nostro agosto), in cui si è diffusa una nuova variante di virus influenzale che ha determinato la peggiore stagione degli ultimi 5 anni”, come afferma il virologo Fabrizio Pregliasco (Direttore Sanitario Irccs Galeazzi di Milano) ai microfoni di Sky TG24.
Un’influenza, tanti virus simil influenzali
Oltre all’arrivo dell’influenza vera e propria (ceppo A H3 N2 isolato, appunto, in Australia) stiamo assistendo anche al dilagare di tutta una serie di virus simil influenzali causati dall’incontro di più virus respiratori che stanno contribuendo a peggiorare la situazione. Secondo il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza InfluNet (coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità) già nella settimana dal 21 al 27 novembre c’è stata un’impennata di casi: “Aumenta l’incidenza in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpite le fasce di età pediatrica in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l’incidenza è pari a 40,8 casi per mille assistiti (29,6 nella settimana precedente)” come riporta l’aggiornamento InfluNet del 2 Dicembre 2022, che prosegue “Si intensifica la circolazione dei virus influenzali, anche se a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, hanno concorso anche altri virus respiratori.“
In entrambi i casi, che si tratti di influenza o altri virus respiratori, i più piccoli restano al momento i più colpiti, vediamo perché.
Genitori preoccupati e pediatri presi d’assalto
Come già accennato, i bambini al di sotto dei 5 anni di età sono la categoria che al momento è più colpita dall’arrivo di influenza e altri virus respiratori (ma con sintomi simili) e che sta facendo registrare, almeno per ora, la maggior parte dei contagi.
Bambini più colpiti dall’influenza anche a causa dei due inverni con Covid
La spiegazione della situazione attuale trova origine in ciò che tutti noi e specialmente i bambini hanno vissuto negli ultimi due anni: “I più piccoli, specialmente da 0 a 2 anni, in pratica non hanno incontrato mai questi virus perché hanno trascorso gli ultimi due inverni a casa o con le scuole chiuse. L’influenza in quelle stagioni ha fatto fatica a diffondersi. Sono quindi molto esposti al contagio” spiega Giovanni Rezza al Corriere della Sera.
Influenza 2022 sui bambini: guariamo bene, non avere fretta di tornare in comunità
Tuttavia da più parti si invitano i genitori a non andare in allarme, intasando gli studi pediatrici o addirittura i Pronto Soccorsi, anche di fronte ad una febbre alta, come rassicura il Dott. Paolo Biasci, pediatra della Federazione Italiana Medici Pediatri che, dalle colonne di Repubblica, consiglia ai genitori “Intanto di stare tranquilli […] Si preoccupano perché dura di più rispetto ad altre comuni malattie virali o febbrili, che vanno avanti per due o tre giorni. Qui si parla di 5-6 giorni di febbre e più di una settimana per tornare a scuola” e sottolinea “Non bisogna avere fretta di tornare in comunità, c’è il rischio di ricadute. Guariamo bene”.
Influenza 2022: quali farmaci usare
Di fronte ai classici sintomi influenzali come febbre alta, tanta tosse, raffreddore e malessere generale, prosegue Biasci, i farmaci da utilizzare sono “antipiretici per la febbre ed eventualmente altri prodotti per i sintomi. E non devono essere presi gli antibiotici. Uno dei motivi per i quali certi bambini vengono portati due o tre volte per essere visitati, è che i genitori chiedono l’antibiotico perché la febbre non passa. Ma un dottore serio non lo prescrive, quello va riservato quando ci sono complicanze, cioè sovra infezioni batteriche”.
Riassumendo, il consiglio è la vigile attesa (senza particolari allarmismi) e la somministrazione di farmaci solo su indicazione e nelle modalità prescritte dai pediatri.
Come possiamo proteggerci?
L’indicazione principale data dagli esperti è sempre quella di ricorrere al vaccino, come consiglia anche il Dottor Sandro Cinquetti, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Usl Dolomiti, al Corriere del Veneto: “Per l’influenza è consigliabile assumerlo prima di Natale. […] Come l’anti-Covid, che si può assumere in qualsiasi momento su prenotazione negli hub delle Usl, anche l’anti-influenzale non scongiura il rischio di contagio, proprio perché i virus mutano, ma protegge dal pericolo di malattia grave, ricovero e morte“.
Per sottolineare l’importanza di sottoporsi a vaccinazione, proprio in ragione dell’importante impatto che l’arrivo dell’influenza sta avendo ed avrà nei prossimi mesi, in un periodo in cui anche i casi Covid sono in salita e promettono di aumentare ulteriormente, è stata presentata dal Ministero della Salute la nuova Campagna di comunicazione sulla Vaccinazione anti-influenzale e anti Covid-19.
Come afferma il Ministro della Salute Orazio Schillaci, proprio in sede di presentazione della nuova campagna, “Vogliamo rafforzare la campagna già in corso, anche in considerazione dell’influenza che quest’anno è più virulenta. Vogliamo mandare un messaggio forte a tutta la popolazione, ma il primo target sono soprattutto le persone più a rischio, anziani e fragili”.
La nuova campagna prevede uno spot televisivo e attività sui social.
Questo lo spot in onda sulle reti Rai e Mediaset a partire dal 1 Dicembre 2022:
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In relazione all’obbligo vaccinale (scaduto lo scorso 15 Giugno), il 30 novembre 2022 era il termine stabilito per l’eventuale contestazione agli avvisi di sanzione inviati dall’Agenzia delle Entrate.
In data 1 Dicembre 2022 la Corte Costituzionale si era espressa in merito all’ammissibilità dell’obbligo vaccinale, ritenendo non fondate le questioni poste da cinque uffici giudiziari e di fatto confermando la costituzionalità dell’obbligo vaccinale che il Governo Draghi aveva introdotto nel 2021 per gli over-50 ed alcune categorie professionali come personale sanitario e forze dell’ordine, confermando, di fatto, l’invio imminente delle multe agli interessati con l’obbligo di pagamento.
Anche il virologo e senatore Andrea Crisanti si era espresso in merito alla decisione della Consulta, commentando all’Adnkronos: “Fine di una farsa. Non c’è altro da aggiungere. Le misure di sanità pubblica possono e devono prevalere sulla volontà dei singoli e non ne ledono la libertà“.
Madal 6 Dicembre 2022 sembra esserci stato un passo indietro sull’invio ed il pagamento di queste sanzioni.
In Commissione Giustizia al Senato sono infatti passati gli emendamenti proposti dalla Lega (contenuti nel Decreto anti-Rave) per prorogare al 30 Giugno 2023 il pagamento delle multe a chi si è rifiutato di vaccinarsi nonostante obbligato dalla legge, pertanto sembrerebbe che, almeno per ora, le multe ai no vax siano state annullate temporaneamente.
Con l’approvazione di questi emendamenti è stato imposto lo stop all’emissione delle sanzioni non ancora inviate ed è stata stabilita la proroga per pagare quelle già recapitate alla fine di giugno del 2023.
Tuttavia la sospensione delle multe entrerà in vigore solamente nel momento in cui il decreto-legge, in cui la questione è stata inserita, diventerà legge in Parlamento.
Ma, almeno per il momento, il Governo ha sospeso l’invio delle multe non ancora inviatee chi le ha già ricevute ma non le ha ancora pagate non dovrebbe ricevere ulteriori sanzioni, anche se l’emendamento non è ancora di fatto entrato in vigore.
Staremo a vedere quali saranno i prossimi sviluppi, nel frattempo facciamo un passo indietro.
Obbligo vaccinale over 50: da quando
L’obbligo vaccinale era stato applicato a tutti i soggetti over-50 che fra l’8 Gennaio 2022 ed il 15 Giugno 2022 non si erano vaccinati secondo quanto previsto dal piano vaccinale, che richiedeva oltre al ciclo primario (prima e seconda dose) anche la somministrazione della terza dose (dose booster).
Quindi, tutti i soggetti che in quel periodo avevano almeno 50 anni e non si sono sottoposti a vaccinazione (inclusa terza dose) erano dichiarati passibili di una multa di 100 euro.
Oltre agli over-50 ricordiamo che l’obbligo vaccinale era valido anche per il personale medico e le forze dell’ordine.
Per avere certezza di evitare sanzioni era necessario vaccinarsi entro il 31 Gennaio 2022, effettuando infatti la prima dose entro il 31 Gennaio 2022 si poteva avere diritto al Green Pass rafforzato a partire dal 15 Febbraio, data in cui per i lavoratori over 50 sarebbe diventato obbligatorio.
In teoria, tutti coloro che alla data del 1 Febbraio non erano vaccinati ed avevano almeno 50 anni rischiavano di incorrere nel pagamento della sanzione. Anche chi aveva compiuto 50 anni successivamente al 31 Gennaio 2022 (ma prima del 15 Giugno 2022 data di fine dell’obbligo vaccinale) aveva l’obbligo di vaccinazione con le 3 dosi.
Fine dell’obbligo vaccinale over 50
Fino a quando è rimasto in vigore l’obbligo vaccinale per gli over-50?
La data fissata dal governo era il 15 Giugno 2022, in questa data terminavano una serie di prescrizioni che il Governo aveva emanato per contrastare il diffondersi del virus, fra cui l’obbligo di mascherina anche al chiuso, ed appunto l’obbligo vaccinale per i soggetti over-50.
A partire dal 15 Giugno quindi, tutti i soggetti con 50 compiuti, non erano più soggetti all’obbligo di vaccinazione anti covid-19.
Attenzione, tutti i soggetti che prima del 15 Giugno avevano un’età pari o superiore a 50 anni non erano esentati dall’obbligo vaccinale e quindi passibili di una sanzione pari a 100 Euro.
Obbligo vaccinale over 50: sanzioni
La multa stabilita era pari a 100 euro una-tantum ed i relativi destinatari venivano intercettati in modo automatico dall’Agenzia delle Entrate incrociando i dati della popolazione residente (dati del sistema “tessera sanitaria”) con quelli della Anagrafe Vaccinale. Ricordiamo che eventuali sanzioni erano previste successivamente al 31 Gennaio 2022, data ultima per effettuare la prima dose ed evitare sanzioni.
Governo Meloni e rinvio delle multe
Il nuovo Governo di Centrodestra guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva annunciato in concomitanza dei primi provvedimenti emessi dall’esecutivo, la volontà di rinviare tutte le multe emesse a chi non aveva rispettato l’obbligo vaccinale.
Appena 24 ore prima dell’emanazione pacchetto di emendamenti al DL Aiuti Ter nei primi giorni di Novembre, Marcello Gemmato, Sottosegretario alla Salute, in un intervista su SkyTg24, aveva dichiarato: «Si sta pensando di rinviare le multe», tuttavia all’interno del pacchetto non è stato incluso l’emendamento annunciato.
Neanche il DL Aiuti Quater stabilisce il congelamento della multa da 100 euro, pertanto le multe previste per coloro con non abbiano rispettato l’obbligo sono ad oggi confermate.
Ricordiamo che sono più di un milione gli over-50 italiani e gli appartenenti a determinate categorie di lavoratori (medici, forze dell’ordine, ..) che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale entro il 15 giugno 2022 e per i quali sarebbe prevista una sanzione dell’importo di 100 euro.
Scadenza dei termini per giustificare la violazione dell’obbligo vaccinale
Il 30 novembre 2022 è scaduto il termine per poter giustificare il mancato rispetto dell’obbligo vaccinale. In totale, le sanzioni ammontano a 1,9 milioni di Euro che promettevano di essere notificate agli over-50 e altre categorie per cui vigeva l’obbligo e che non lo hanno rispettato al 15 giugno 2022.
Sono circa 1.7 milioni gli over-50 che non hanno effettuato la vaccinazione, un numero alto di persone che, a meno che non si sia provveduto alla contestazione secondo modalità e termini stabiliti, rischia di includere anche persone che sono state effettivamente vaccinate o che hanno contratto il COVID, cerchiamo di capire perché.
L’Agenzia delle Entrate, per verificare la lista di soggetti potenzialmente passibili di sanzione perché non vaccinati e poter inviare gli avvisi preliminari, utilizzava il sistema dei dati legati alla Tessera Sanitaria. Tali informazioni venivano aggiornate attraverso le comunicazioni su vaccinazioni, esenzioni e positività al Covid, che le singole ASL e Regioni inviano al Ministero della Salute.
Potevano quindi capitare errori o omissioni nella comunicazione dei dati fra Regioni e Ministero, le quali hanno determinando una valanga di contestazioni per avvisi ricevuti da persone in regola con le indicazioni del decreto (vaccinati, esenti o contagiati da Covid).
Per questo motivo l’Agenzia delle Entrate ha inviato degli avvisi con cui ha notificato al cittadino che non risultava vaccinato il prossimo arrivo della multa e chiedeva di contestare e dimostrare di essersi effettivamente vaccinati o di essere esenti, nei casi in cui questo fosse possibile.
Di seguito è riportato un esempio di comunicazione inviata dall’Agenzia delle Entrate a soggetti sottoposti ad obbligo vaccinale che non hanno completato il ciclo completo di vaccinazione.
In particolare sottolineiamo la frase:
… entro il termine perentorio di dieci giorni dalla data di ricezione della presente, potrà comunicare all’Agenzia Sanitaria Locale competente per territorio l’eventuale certificazione relativa al differimento o all’ esenzione dell’obbligo vaccinale …
Agenzia delle Entrate
Perchè ci sono state così tante contestazioni?
Sono state più di 85 mila in tutta Italia le contestazioni, cerchiamo quindi di capire cosa ha determinato un numero così elevato di errori:
Vaccinati all’estero: spesso i dati dei soggetti vaccinati all’estero non sono presenti nei dati del sistema “tessera sanitaria” e quindi l’agenzia delle entrate non ha elementi per considerare queste persone vaccinate
Errori di comunicazione o omissioni fra ASL e Ministero: spesso per motivi vari, ci sono stati problemi nella comunicazione dei dati fra le diverse ASL regionali e la struttura centrale che aggiorna e gestisce i dati del sistema “tessera sanitaria”.
Positività al Covid non comunicate dalla ASL alla struttura centrale
Esenzioni cartacee: prima dell’entrata in vigore del QR Code anche per le esenzioni da vaccinazione, tali certificazioni erano cartacee. E’ possibile che per i soggetti che hanno solo l’esenzione cartacea, i dati su tale esenzione non siano aggiornati nei sistemi centrali, da qui l’invio dell’avviso a cui si dovrà rispondere dimostrando l’esenzione da vaccinazione.
Cosa succedeva se eravamo vaccinati o esenti ma comunque destinatari di un avviso?
In questo caso non bisognava interloquire con l’Agenzia delle Entrate che ha inviato gli avvisi, ma direttamente con la propria ASL, dimostrando di essere stati sottoposti a vaccinazione oppure di essere esenti.
Era compito della ASL a provvedere all’aggiornamento centrale dei dati verso il sistema “tessera sanitaria” e quindi ad evitare l’arrivo della multa.
Dimostrare di essere in regola con quanto stabilito dalla legge sull’obbligo vaccinale, significava dimostrare di essersi vaccinati entro il 1 Febbraio 2022 oppure di possedere un esenzione.
Obbligo vaccinale over 50 e terza dose
L’obbligo vaccinale prevedeva la somministrazione dell’intero ciclo vaccinale, che includeva anche la dose booster di richiamo (terza dose).
Tutti i soggetti over 50, per evitare la multa, erano tenuti a ricevere anche la somministrazione della terza dose.
In sintesi, secondo i termini, gli over 50 sono in regola se:
sono vaccinati con dose booster (terza dose)
sono vaccinati con due dosi ma non sono passati più di 6 mesi dalla seconda dose
sono vaccinati con una solo la prima dose e sono in attesa della seconda dose (da fare a 21 giorni di distanza dalla prima dose per il vaccino Pfizer e 28 giorni per il vaccino Moderna)
Obbligo vaccinale over 50: lavoro
A partire dal 15 Febbraio 2022 per i lavoratori over 50 che non erano in possesso di green pass rafforzato, quindi che non avevano provveduto ad effettuare almeno la prima dose di vaccino entro il 31 Gennaio 2022 era prevista una sanzione che andava dai 600 euro ai 1500 euro in caso di controllo delle Autorità Competenti.
Tuttavia, la recente abolizione dell’uso del green pass per accedere ai luoghi di lavori ha reso più complesso intercettare queste situazioni.
Obbligo vaccinale over 50 per chi ha avuto il Covid
Chi aveva contratto il Covid da meno di sei mesi, aveva diritto al green pass rafforzato al pari dei vaccinati, quindi l’obbligo di vaccino scattava a partire dai 6 mesi dalla guarigione dal Covid quando, come per il resto della popolazione, anche gli over 50 potevano avere accesso alla dose di vaccino
Obbligo vaccinale: smartworking e non lavoratori
L’obbligo di vaccino era valido per tutti gli over 50, quindi tutti i lavoratori a prescindere dal fatto che lavorassero in presenza o in smartworking ed anche per i disoccupati/inoccupati.
Obbligo vaccinale over 50: esenzione
Qualora si avesse avuto diritto, per motivi medici, ad un esenzione, questa andava comunicata alla propria ASL. I soggetti over 50 con esenzione non erano passibili di alcuna sanzione.
Attenzione: in caso di esenzione esclusivamente cartacea, quindi senza QR code, era possibile che il sistema dati “tessera sanitaria” non fosse aggiornato e quindi sono stati riscontrati diversi casi di avvisi ricevuti da parte dell’Agenzia delle Entrate. In tal caso era necessario recarsi presso la propria ASL con l’esenzione cartacea per permettere l’aggiornamento della banca dati e quindi evitare di incorrere nella sanzione.
La quarta dose è fortemente consigliata per tali soggetti, ma non è obbligatoria, quindi anche l’obbligo vaccinale per i soggetti over-50 non include la quarta dose.
Gli over-50 che non effettuano la quarta dose al momento non rischiano quindi sanzioni.
Spaventa, nelle ultime settimane, il diffondersi sempre più insistente di una sotto-variante di Omicron detta Cerberus (BQ1.1) che potrebbe spingere in maniera importante l’ondata di contagi attesa per il periodo natalizio e che potrebbe soppiantare Omicron 5, che ha dominato i contagi nell’ultimo periodo. Ma andiamo più nel dettaglio.
Diffusione di Cerberus
Il nuovo aumento di contagi registrato nel mese di Novembre (229.135 nuovi casi registrati nel periodo 14-20 novembre 2022 – bollettino del 25/11) sarebbe proprio trainato dall’impatto di questa sotto-variante di Omicron 5: si stima che al momento la sotto-variante Cerberus rappresenti circa il 30% dei contagi totali in Italia. Secondo i dati pubblicati dallo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) in un report datato 21 ottobre 2022, ci si aspetta che la sotto-variante Cerberus e BQ.1 (altra sotto-variante di Omicron, da cui deriva Cerberus) causeranno circa il 50% dei contagi totali in Europa entro l’inizio del mese di Dicembre, per arrivare addirittura all’80% nel mese di Gennaio 2023 e diventando quindi dominanti.
Cerberus presenta una gravità maggiore di Omicron?
La sotto-variante Cerberus non si distinguerebbe per essere caratterizzata da un’aggressività maggiore di Omicron 4 e 5 (le due attualmente dominanti), almeno da quanto emerso dai dati fin qui disponibili e come affermato dal Prof. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. Bassetti sottolinea però che siamo di fronte ad una sotto-variante caratterizzata da una contagiosità elevata (secondo i primi dati) ed è proprio questo aspetto che spaventa gli esperti, insieme ad una certa capacità di eludere la risposta immunitaria e ad alla resistenza al trattamento con gli anticorpi monoclonali fin qui utilizzati nel trattamento del Covid, come afferma Massimo Andreoni, Professore Ordinario di Malattie Infettive e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive del Policlinico di Tor Vergata di Roma.
Quali sono i sintomi di Cerberus?
Cerberus causerebbe (sulla base dei dati fin qui noti ed ancora non del tutto esaustivi) una serie di sintomi non molto diversi da quelli dell’influenza, come affermato dal Prof. Andreoni. Più nello specifico, Cerberus tenderebbe a manifestarsi in particolar modo nelle alte vie respiratorie.
Di seguito i sintomi più comuni:
mal di gola;
mal di testa;
raffreddore;
tosse;
febbre;
dolori muscolari;
affaticamento.
Non è da escludere che nei prossimi mesi, con l’aumentare del numero di persone contagiate da questa sotto-variante, possano emergere ulteriori dettagli sulla relativa sintomatologia.
I vaccini in circolazione proteggono dalla sotto-variante Cerberus?
Una buona notizia arriva dalla casa farmaceutica Pfizer, la quale ha annunciato che il vaccino bivalente aggiornato a Omicron 4 e 5 (che viene attualmente utilizzato per le quarte dosi) protegge dalla malattia grave anche qualora si venisse infettati dalla variante Cerberus (BQ.1.1): a dimostrarlo sono i risultati di uno studio pubblicato sull’archivio online bioRxiv (il sito mette gratuitamente a disposizione articoli inerenti la biologia, prossimi alla pubblicazione su riviste scientifiche). Il nuovo vaccino Pfizer-BioNTech ha inoltre la capacità di proteggere anche dalle altre sottovarianti di Omicron.
Come proteggersi dalla sotto-variante Cerberus?
Per proteggersi da questa nuova sotto-variante è ovviamente fondamentale mantenere tutte le abitudini acquisite in questi anni, come il frequente lavaggio delle mani e l’utilizzo della mascherina specialmente nei luoghi affollati, le quali riducono considerevolmente le probabilità di contagio.
Tuttavia gli esperti sottolineano come resti fondamentale vaccinarsi, a partire dal Prof. Andreoni che ribadisce l’importanza di accelerare con le quarte dosi (in particolar modo per i fragili e gli anziani) in un momento in cui la campagna vaccinale sembra andare a rilento e soprattutto alla luce del fatto che il vaccino bivalente prodotto da Pfizer, come già menzionato, protegge anche dalla forma grave di Cerberus. L’invito a vaccinarsi arriva anche dal Prof. Massimo Galli, ex Direttore del Reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, il quale sottolinea come questo sia importante soprattutto in vista delle festività natalizie, periodo in cui ci si aspetta un picco di contagi trainati proprio da Cerberus, oltre all’influenza che sembra correre molto più degli scorsi anni.
Spunta anche la sotto-variante Gryphon (XBB)
Accanto a Cerberus si sta diffondendo anche la sotto-variante Gryphon che non avrebbe caratteristiche molto diverse dalla prima, come confermato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella dichiarazione disponibile a questa pagina, sebbene sembrerebbe la sotto-variante che comporterebbe un più alto rischio di reinfezione rispetto alle altre sotto-varianti di Omicron al momento in circolazione, inclusa Cerberus.
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Anche in Valle d’Aosta è possibile prenotare la quarta dose di vaccino anti-covid (secondo booster) per tutti i soggetti over-12.
Chi può accedere alla quarta dose (secondo booster)?
Potranno prenotare la dose tutti i soggetti over-12 purché siano trascorsi almeno 120 giorni dalla terza dose (primo booster) o, nel caso si sia contratta l’infezione dopo la terza dose, dalla data del tampone positivo.
Come prenotare la propria dose
Per accedere alla somministrazione della quarta dose, disponibile per tutti i soggetti over-12, è sufficiente effettuare la prenotazione online utilizzando il portale https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it/ inserendo il proprio Codice Fiscale ed il numero di Tessera Sanitaria.
Dove occorre recarsi per effettuare la quarta dose in Valle d’Aosta?
Sono attualmente attive 4 sedi vaccinali dove recarsi una volta prenotata la somministrazione:
Pollein – GRAND PLACE – zona sportiva
Châtillon – SALONE PEROLLES – Loc. Perolles
Morgex – POLIAMBULATORIO – Viale del Convento, 5
Donnas – POLIAMBULATORIO – Via Roma, 105
Quali vaccini saranno utilizzati per la quarta dose in Valle d’Aosta?
I vaccini autorizzati per la somministrazione della quarta dose sono quelli prodotti da Pfizer e Moderna.
A partire dal 12 Settembre sono inoltre disponibili i nuovi vaccini, ossia quelli adattati alla variante Omicron. I nuovi vaccini sono al momento destinati in modo esclusivo alle somministrazioni della quarta dose.
A chi è raccomandata la quarta dose in Valle d’Aosta?
Sebbene sia possibile accedere al secondo booster per tutti i soggetti di età pari o superiore ai 12 anni, il Ministero della Salute raccomanda, in particolar modo, di effettuare la dose ad alcune categorie di soggetti:
soggetti con età pari o superiore ai 60 anni;
soggetti di età pari o superiore ai 12 anni con elevata fragilità;
operatori sanitari;
ospiti delle RSA ed operatori prestanti servizio nelle medesime strutture;
donne in gravidanza;
La quarta dose in Valle d’Aosta è obbligatoria?
L’obbligo vaccinale in Italia è stato in vigore per i soggetti over-50 fino al mese di Giugno 2022 e solo per il ciclo vaccinale primario e primo booster (terza dose).
La quarta dose è fortemente raccomandata, specialmente per le categorie più a rischio (ma non è obbligatoria) sia per i soggetti over-50 che per il resto della popolazione.
Quarta dose e green pass
La somministrazione della quarta genera automaticamente un nuovo green pass che viene notificato entro pochi giorni dalla somministrazione.
Il nuovo green pass che, ricordiamo, al momento è necessario solo per accedere a strutture di degenza ospedaliera e residenze per anziani, riporta le informazioni aggiornate sull’ultima vaccinazione effettuata e sostituisce quello ricevuto in precedenza (ad esempio successivamente alla terza dose).
Come sottolineano gli esperti, con l’arrivo della stagione fredda è ancora più importante sottoporsi alla quarta dose poiché in questa stagione siamo esposti anche a molti altri virus respiratori, primo tra tutti l’influenza che quest’anno sembra essere particolarmente virulenta e con sintomi simili al Covid. Per approfondire come distinguere Covid e influenza leggi il nostro articolo a questa pagina: https://www.prenotazionevaccino.it/influenza-e-covid-come-distinguerli/
Oltre all’arrivo dell’influenza, ci troviamo anche di fronte al dilagare di un’altra variante Covid particolarmente contagiosa e che secondo le stime degli esperti potrebbe diventare dominante entro il mese di gennaio. Stiamo parlando della sotto-variante Cerberus (BQ.1.1). Tutti i dettagli sulle caratteristiche di questa nuova variante e su cosa ci aspetta nei prossimi mesi, nel nostro articolo di approfondimento: https://www.prenotazionevaccino.it/covid-variante-cerberus-cosa-sappiamo-e-cosa-ci-aspetta-nei-prossimi-mesi/
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Anche nella Regione Liguria è possibile prenotare la quarta dose di vaccino anti-covid (secondo booster) per tutti i soggetti over-12.
Chi può accedere alla quarta dose (secondo booster)?
Potranno prenotare la dose tutti i soggetti over-12 purchè siano trascorsi almeno 120 giorni dalla terza dose (primo booster) o, nel caso si sia contratta l’infezione dopo la terza dose, dalla data del tampone positivo.
Come prenotare la propria dose
Esistono diverse modalità per prenotare la propria somministrazione:
– Prenotare presso gli Sportelli Cup di Asl ed Aziende Ospedaliere che effettuano tale servizio;
– Prenotare presso Farmacie che offrono il servizio Cup;
– Chiamare il numero verde 800 938 818.
Di seguito i link alle pagine delle singole AsL dove è possibile trovare indicazioni sui punti vaccinali, modulistica ed altre informazioni specifiche della singola ASL regionale.
Quali vaccini saranno utilizzati per la quarta dose in Liguria?
I vaccini autorizzati per la somministrazione della quarta dose sono quelli prodotti da Pfizer e Moderna.
A partire dal 12 Settembre sono inoltre disponibili i nuovi vaccini, ossia quelli adattati alla variante Omicron. I nuovi vaccini sono al momento destinati in modo esclusivo alle somministrazioni della quarta dose.
A chi è raccomandata la quarta dose in Liguria?
Sebbene sia possibile accedere al secondo booster per tutti i soggetti di età pari o superiore ai 12 anni, il Ministero della Salute raccomanda, in particolar modo, di effettuare la dose ad alcune categorie di soggetti:
soggetti con età pari o superiore ai 60 anni;
soggetti di età pari o superiore ai 12 anni con elevata fragilità;
operatori sanitari;
ospiti delle RSA ed operatori prestanti servizio nelle medesime strutture;
donne in gravidanza;
La quarta dose in Liguria è obbligatoria?
L’obbligo vaccinale in Italia è stato in vigore per i soggetti over-50 fino al mese di Giugno 2022 e solo per il ciclo vaccinale primario e primo booster (terza dose).
La quarta dose è fortemente raccomandata, specialmente per le categorie più a rischio (ma non è obbligatoria) sia per i soggetti over-50 che per il resto della popolazione.
Quarta dose e green pass
La somministrazione della quarta dose genera automaticamente un nuovo green pass che viene notificato entro pochi giorni dalla somministrazione.
Il nuovo green pass che, ricordiamo, al momento è necessario solo per accedere a strutture di degenza ospedaliera e residenze per anziani, riporta le informazioni aggiornate sull’ultima vaccinazione effettuata e sostituisce quello ricevuto in precedenza (ad esempio successivamente alla terza dose).
Come sottolineano gli esperti, con l’arrivo della stagione fredda è ancora più importante sottoporsi alla quarta dose poiché in questa stagione siamo esposti anche a molti altri virus respiratori, primo tra tutti l’influenza che quest’anno sembra essere particolarmente virulenta e con sintomi simili al Covid. Per approfondire come distinguere Covid e influenza leggi il nostro articolo a questa pagina: https://www.prenotazionevaccino.it/influenza-e-covid-come-distinguerli/
Oltre all’arrivo dell’influenza, ci troviamo anche di fronte al dilagare di un’altra variante Covid particolarmente contagiosa e che secondo le stime degli esperti potrebbe diventare dominante entro il mese di gennaio. Stiamo parlando della sotto-variante Cerberus (BQ.1.1). Tutti i dettagli sulle caratteristiche di questa nuova variante e su cosa ci aspetta nei prossimi mesi, nel nostro articolo di approfondimento: https://www.prenotazionevaccino.it/covid-variante-cerberus-cosa-sappiamo-e-cosa-ci-aspetta-nei-prossimi-mesi/
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Anche nella Provincia Autonoma di Trento è possibile prenotare la quarta dose di vaccino anti-covid (secondo booster) per tutti i soggetti over-12.
Chi può accedere alla quarta dose (secondo booster)?
Potranno prenotare la dose tutti i soggetti over-12 purché siano trascorsi almeno 120 giorni dalla terza dose (primo booster) o, nel caso si sia contratta l’infezione dopo la terza dose, dalla data del tampone positivo.
Come prenotare la propria dose
Esistono diverse modalità per prenotare la propria somministrazione:
Collegandosi alla pagina CUP online selezionando la propria categoria di appartenenza ed inserendo il proprio Codice Fiscale e numero di Tessera Sanitaria;
presso il proprio medico di base, se aderisce alla campagna vaccinale (elenco dei medici e pediatri aderenti alla campagna scaricabile da questa pagina).
Gli Over 80 possono prenotare la propria dose esclusivamente tramite la pagina CUP online e recarsi per la somministrazione in uno dei punti vaccinali.
Sulla pagina Vaccinazioni anti-covid dell’APSS è disponibile le lista dei centri vaccinali attivi, oltre alla modulistica ed alla scheda da stampare, compilare e presentare in sede di somministrazione.
Quali vaccini saranno utilizzati per la quarta nella Provincia Autonoma di Trento?
I vaccini autorizzati per la somministrazione della quarta dose sono quelli prodotti da Pfizer e Moderna. A partire dal 12 Settembre sono inoltre disponibili i nuovi vaccini, ossia quelli adattati alla variante Omicron. I nuovi vaccini sono al momento destinati in modo esclusivo alle somministrazioni della quarta dose.
A chi è raccomandata la quarta dose nella Provincia Autonoma di Trento?
Sebbene sia possibile accedere al secondo booster per tutti i soggetti di età pari o superiore ai 12 anni, il Ministero della Salute raccomanda, in particolar modo, di effettuare la dose ad alcune categorie di soggetti: soggetti con età pari o superiore ai 60 anni; soggetti di età pari o superiore ai 12 anni con elevata fragilità; operatori sanitari; ospiti delle RSA ed operatori prestanti servizio nelle medesime strutture; donne in gravidanza;
La quarta dose nella Provincia Autonoma di Trento è obbligatoria?
L’obbligo vaccinale in Italia è stato in vigore per i soggetti over-50 fino al mese di Giugno 2022 e solo per il ciclo vaccinale primario e primo booster (terza dose). La quarta dose è fortemente raccomandata, specialmente per le categorie più a rischio (ma non è obbligatoria) sia per i soggetti over-50 che per il resto della popolazione. Quarta dose e green pass La somministrazione della quarta genera automaticamente un nuovo green pass che viene notificato entro pochi giorni dalla somministrazione. Il nuovo green pass che, ricordiamo, al momento è necessario solo per accedere a strutture di degenza ospedaliera e residenze per anziani, riporta le informazioni aggiornate sull’ultima vaccinazione effettuata e sostituisce quello ricevuto in precedenza (ad esempio successivamente alla terza dose). Per informazioni su come scaricare il green pass leggi il nostro manuale https://www.prenotazionevaccino.it/come-scaricare-green-pass/
Per info più dettagliate è possibile consultare la sezione FAQ sul sito dell’Azienda Sanitaria per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento.
Perchè è importante fare la quarta dose?
Come sottolineano gli esperti, con l’arrivo della stagione fredda è ancora più importante sottoporsi alla quarta dose poiché in questa stagione siamo esposti anche a molti altri virus respiratori, primo tra tutti l’influenza che quest’anno sembra essere particolarmente virulenta e con sintomi simili al Covid. Per approfondire come distinguere Covid e influenza leggi il nostro articolo a questa pagina: https://www.prenotazionevaccino.it/influenza-e-covid-come-distinguerli/
Oltre all’arrivo dell’influenza, ci troviamo anche di fronte al dilagare di un’altra variante Covid particolarmente contagiosa e che secondo le stime degli esperti potrebbe diventare dominante entro il mese di gennaio. Stiamo parlando della sotto-variante Cerberus (BQ.1.1). Tutti i dettagli sulle caratteristiche di questa nuova variante e su cosa ci aspetta nei prossimi mesi, nel nostro articolo di approfondimento: https://www.prenotazionevaccino.it/covid-variante-cerberus-cosa-sappiamo-e-cosa-ci-aspetta-nei-prossimi-mesi/
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