Spaventa, nelle ultime settimane, il diffondersi sempre più insistente di una sotto-variante di Omicron detta Cerberus (BQ1.1) che potrebbe spingere in maniera importante l’ondata di contagi attesa per il periodo natalizio e che potrebbe soppiantare Omicron 5, che ha dominato i contagi nell’ultimo periodo. Ma andiamo più nel dettaglio.
Diffusione di Cerberus
Il nuovo aumento di contagi registrato nel mese di Novembre (229.135 nuovi casi registrati nel periodo 14-20 novembre 2022 – bollettino del 25/11) sarebbe proprio trainato dall’impatto di questa sotto-variante di Omicron 5: si stima che al momento la sotto-variante Cerberus rappresenti circa il 30% dei contagi totali in Italia. Secondo i dati pubblicati dallo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) in un report datato 21 ottobre 2022, ci si aspetta che la sotto-variante Cerberus e BQ.1 (altra sotto-variante di Omicron, da cui deriva Cerberus) causeranno circa il 50% dei contagi totali in Europa entro l’inizio del mese di Dicembre, per arrivare addirittura all’80% nel mese di Gennaio 2023 e diventando quindi dominanti.
Cerberus presenta una gravità maggiore di Omicron?
La sotto-variante Cerberus non si distinguerebbe per essere caratterizzata da un’aggressività maggiore di Omicron 4 e 5 (le due attualmente dominanti), almeno da quanto emerso dai dati fin qui disponibili e come affermato dal Prof. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. Bassetti sottolinea però che siamo di fronte ad una sotto-variante caratterizzata da una contagiosità elevata (secondo i primi dati) ed è proprio questo aspetto che spaventa gli esperti, insieme ad una certa capacità di eludere la risposta immunitaria e ad alla resistenza al trattamento con gli anticorpi monoclonali fin qui utilizzati nel trattamento del Covid, come afferma Massimo Andreoni, Professore Ordinario di Malattie Infettive e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive del Policlinico di Tor Vergata di Roma.
Quali sono i sintomi di Cerberus?
Cerberus causerebbe (sulla base dei dati fin qui noti ed ancora non del tutto esaustivi) una serie di sintomi non molto diversi da quelli dell’influenza, come affermato dal Prof. Andreoni. Più nello specifico, Cerberus tenderebbe a manifestarsi in particolar modo nelle alte vie respiratorie.
Di seguito i sintomi più comuni:
- mal di gola;
- mal di testa;
- raffreddore;
- tosse;
- febbre;
- dolori muscolari;
- affaticamento.
Non è da escludere che nei prossimi mesi, con l’aumentare del numero di persone contagiate da questa sotto-variante, possano emergere ulteriori dettagli sulla relativa sintomatologia.
I vaccini in circolazione proteggono dalla sotto-variante Cerberus?
Una buona notizia arriva dalla casa farmaceutica Pfizer, la quale ha annunciato che il vaccino bivalente aggiornato a Omicron 4 e 5 (che viene attualmente utilizzato per le quarte dosi) protegge dalla malattia grave anche qualora si venisse infettati dalla variante Cerberus (BQ.1.1): a dimostrarlo sono i risultati di uno studio pubblicato sull’archivio online bioRxiv (il sito mette gratuitamente a disposizione articoli inerenti la biologia, prossimi alla pubblicazione su riviste scientifiche). Il nuovo vaccino Pfizer-BioNTech ha inoltre la capacità di proteggere anche dalle altre sottovarianti di Omicron.
Come proteggersi dalla sotto-variante Cerberus?
Per proteggersi da questa nuova sotto-variante è ovviamente fondamentale mantenere tutte le abitudini acquisite in questi anni, come il frequente lavaggio delle mani e l’utilizzo della mascherina specialmente nei luoghi affollati, le quali riducono considerevolmente le probabilità di contagio.
Tuttavia gli esperti sottolineano come resti fondamentale vaccinarsi, a partire dal Prof. Andreoni che ribadisce l’importanza di accelerare con le quarte dosi (in particolar modo per i fragili e gli anziani) in un momento in cui la campagna vaccinale sembra andare a rilento e soprattutto alla luce del fatto che il vaccino bivalente prodotto da Pfizer, come già menzionato, protegge anche dalla forma grave di Cerberus. L’invito a vaccinarsi arriva anche dal Prof. Massimo Galli, ex Direttore del Reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, il quale sottolinea come questo sia importante soprattutto in vista delle festività natalizie, periodo in cui ci si aspetta un picco di contagi trainati proprio da Cerberus, oltre all’influenza che sembra correre molto più degli scorsi anni.
Spunta anche la sotto-variante Gryphon (XBB)
Accanto a Cerberus si sta diffondendo anche la sotto-variante Gryphon che non avrebbe caratteristiche molto diverse dalla prima, come confermato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella dichiarazione disponibile a questa pagina, sebbene sembrerebbe la sotto-variante che comporterebbe un più alto rischio di reinfezione rispetto alle altre sotto-varianti di Omicron al momento in circolazione, inclusa Cerberus.
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