Influenza e Covid: dopo circa due anni in cui la sua presenza è passata quasi inosservata grazie al diffuso utilizzo delle mascherine, torna a farci visita l’influenza, quest’anno soprannominata l’Australiana. Purtroppo la sua comparsa è ulteriormente complicata dalla presenza costante del Covid che, in molti casi, può esser facilmente confuso con un virus influenzale a causa di alcuni sintomi molto simili che caratterizzano le due infezioni. Tuttavia, determinati sintomi sono più specifici e più comuni quando a manifestarsi è il Covid piuttosto che l’influenza. Andiamo più nel dettaglio.
Influenza e Covid: quali sono i sintomi più comuni in caso di influenza ed in caso di Covid?
Siamo di fronte, in entrambi i casi, come precisa l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in questa pagina, ad infezioni causate da virus che attaccano le vie respiratorie che presentano una serie di sintomi simili, almeno nella fase iniziale della malattia. Inoltre, entrambe le patologie possono essere asintomatiche (con assenza di sintomi) o paucisintomatiche (caratterizzate da sintomi leggeri) oltre ad essere entrambe molto contagiose.
Ma andiamo ora a distinguere i sintomi più comuni e le caratteristiche principali delle due infezioni.
In caso di influenza il periodo di incubazione è relativamente breve (da 1 a 4 giorni) ed i sintomi più comuni sono:
- mal di gola;
- tosse;
- febbre;
- raffreddore;
- dolori muscolari ed articolari;
- senso di affaticamento.
In caso di Covid l’incubazione può essere più lunga ed andare dai 2 ai 14 giorni, dopodiché possono comparire i seguenti sintomi:
- mal di gola molto forte e persistente;
- mal di testa;
- tosse persistente;
- febbre;
- raffreddore;
- perdita di gusto e olfatto (sebbene con meno frequenza nelle ultime varianti emerse);
- sintomi gastrointestinali;
- stanchezza;
- difficoltà respiratoria.
Come distinguere l’influenza dal Covid?
Capire se si è di fronte ad una infezione da Covid oppure all’influenza sembra quindi non essere semplice, dal momento che molti dei sintomi sono praticamente sovrapponibili.
Lo strumento che può sicuramente aiutare ed è assolutamente consigliato in caso di dubbio è un tampone specifico, come consiglia Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano.
Possiamo però già avere qualche indicazione, sempre secondo l’Ospedale Bambino Gesù, facendo attenzione ad alcuni sintomi che sono più frequenti in caso di Covid, come ad esempio un mal di gola particolarmente forte e persistente, la presenza di disturbi gastrointestinali (meno frequenti nell’influenza) e difficoltà respiratoria. Altro sintomo specifico è la perdita di gusto e olfatto, anche se molto meno frequente nelle ultime varianti Covid emerse, rispetto al virus originario.
E’ possibile contrarre contemporaneamente Covid e influenza?
La risposta è si, è possibile contrarre contemporaneamente covid e influenza, ma seppur si tratti di casi rari la possibilità esiste, specialmente quest’anno in cui l’influenza torna a correre veloce dopo due anni di relativa assenza. Un’assenza che sembrerebbe esser stata favorita dalle misure di contenimento attuate contro il Covid, dall’uso dei dispositivi di protezione individuale al distanziamento sociale, che ne hanno impedito il diffondersi, almeno con numeri paragonabili alla fase pre-pandemica.
Quest’anno, la situazione si preannuncia molto diversa con il venir meno dell’obbligo di mascherina e distanziamento che negli anni passati ci hanno protetto non solo dal Covid, ma anche da tutta una serie di virus respiratori, compresa appunto l’influenza.
“Flurona”, un nuovo nemico?
Da qui ai prossimi mesi, in mancanza di protezioni, sarà molto più semplice, per l’influenza, circolare e magari contagiare contemporaneamente al Covid dando origine ad un’infezione soprannominata “Flurona”, combinazione come già detto, rara, di covid e influenza, ma di cui non è ben chiaro il risultato, come afferma il Prof. Massimo Andreoni alle colonne di Repubblica.
Tuttavia, come dichiarato sempre dal Prof Massimo Andreoni: “Potrebbe anche esserci un effetto antagonistico, con una delle due patologie che porta l’altra a manifestarsi in mondo meno importante. E’ un’ipotesi che è stata fatta, alla luce della bassissima circolazione dell’influenza negli ultimi due anni. Potrebbe essere stata causata, oltre che dalle mascherine, da questo fenomeno“.
L’influenza torna a far paura, l’Australiana è arrivata in Italia
Come già menzionato, l’influenza 2022 promette di colpire in maniera piuttosto violenta e soprattutto in anticipo rispetto all’arrivo tra Gennaio e Febbraio a cui eravamo abituati prima che comparisse il Covid. Come dichiara, intervistato dal Corriere della Sera, Giovanni Rezza (Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria presso il Ministero della Salute e Dirigente di Ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità) quest’anno potremmo aspettarci il suo picco già ad inizio anno.
Ma sono già tanti gli italiani a letto, soprattutto i più piccoli (nella fascia 0-4 anni), alcuni già alle prese con l’Australiana, ribattezzata con questo nome poiché “Stiamo sperimentando quello che in Australia hanno appena subito, una stagione particolarmente pesante con un inverno (corrispondente al nostro agosto), in cui si è diffusa una nuova variante di virus influenzale che ha determinato la peggiore stagione degli ultimi 5 anni”, come afferma il virologo Fabrizio Pregliasco (Direttore Sanitario Irccs Galeazzi di Milano) ai microfoni di Sky TG24.
Un’influenza, tanti virus simil influenzali
Oltre all’arrivo dell’influenza vera e propria (ceppo A H3 N2 isolato, appunto, in Australia) stiamo assistendo anche al dilagare di tutta una serie di virus simil influenzali causati dall’incontro di più virus respiratori che stanno contribuendo a peggiorare la situazione. Secondo il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza InfluNet (coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità) già nella settimana dal 21 al 27 novembre c’è stata un’impennata di casi: “Aumenta l’incidenza in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpite le fasce di età pediatrica in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l’incidenza è pari a 40,8 casi per mille assistiti (29,6 nella settimana precedente)” come riporta l’aggiornamento InfluNet del 2 Dicembre 2022, che prosegue “Si intensifica la circolazione dei virus influenzali, anche se a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, hanno concorso anche altri virus respiratori.“
In entrambi i casi, che si tratti di influenza o altri virus respiratori, i più piccoli restano al momento i più colpiti, vediamo perché.
Genitori preoccupati e pediatri presi d’assalto
Come già accennato, i bambini al di sotto dei 5 anni di età sono la categoria che al momento è più colpita dall’arrivo di influenza e altri virus respiratori (ma con sintomi simili) e che sta facendo registrare, almeno per ora, la maggior parte dei contagi.
Bambini più colpiti dall’influenza anche a causa dei due inverni con Covid
La spiegazione della situazione attuale trova origine in ciò che tutti noi e specialmente i bambini hanno vissuto negli ultimi due anni: “I più piccoli, specialmente da 0 a 2 anni, in pratica non hanno incontrato mai questi virus perché hanno trascorso gli ultimi due inverni a casa o con le scuole chiuse. L’influenza in quelle stagioni ha fatto fatica a diffondersi. Sono quindi molto esposti al contagio” spiega Giovanni Rezza al Corriere della Sera.
Influenza 2022 sui bambini: guariamo bene, non avere fretta di tornare in comunità
Tuttavia da più parti si invitano i genitori a non andare in allarme, intasando gli studi pediatrici o addirittura i Pronto Soccorsi, anche di fronte ad una febbre alta, come rassicura il Dott. Paolo Biasci, pediatra della Federazione Italiana Medici Pediatri che, dalle colonne di Repubblica, consiglia ai genitori “Intanto di stare tranquilli […] Si preoccupano perché dura di più rispetto ad altre comuni malattie virali o febbrili, che vanno avanti per due o tre giorni. Qui si parla di 5-6 giorni di febbre e più di una settimana per tornare a scuola” e sottolinea “Non bisogna avere fretta di tornare in comunità, c’è il rischio di ricadute. Guariamo bene”.
Influenza 2022: quali farmaci usare
Di fronte ai classici sintomi influenzali come febbre alta, tanta tosse, raffreddore e malessere generale, prosegue Biasci, i farmaci da utilizzare sono “antipiretici per la febbre ed eventualmente altri prodotti per i sintomi. E non devono essere presi gli antibiotici. Uno dei motivi per i quali certi bambini vengono portati due o tre volte per essere visitati, è che i genitori chiedono l’antibiotico perché la febbre non passa. Ma un dottore serio non lo prescrive, quello va riservato quando ci sono complicanze, cioè sovra infezioni batteriche”.
Riassumendo, il consiglio è la vigile attesa (senza particolari allarmismi) e la somministrazione di farmaci solo su indicazione e nelle modalità prescritte dai pediatri.
Come possiamo proteggerci?
L’indicazione principale data dagli esperti è sempre quella di ricorrere al vaccino, come consiglia anche il Dottor Sandro Cinquetti, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Usl Dolomiti, al Corriere del Veneto: “Per l’influenza è consigliabile assumerlo prima di Natale. […] Come l’anti-Covid, che si può assumere in qualsiasi momento su prenotazione negli hub delle Usl, anche l’anti-influenzale non scongiura il rischio di contagio, proprio perché i virus mutano, ma protegge dal pericolo di malattia grave, ricovero e morte“.
Per un approfondimento sul vaccino antinfluenzale rimandiamo al nostro articolo Vaccino antinfluenzale 2022.
L’importanza dei vaccini
Per sottolineare l’importanza di sottoporsi a vaccinazione, proprio in ragione dell’importante impatto che l’arrivo dell’influenza sta avendo ed avrà nei prossimi mesi, in un periodo in cui anche i casi Covid sono in salita e promettono di aumentare ulteriormente, è stata presentata dal Ministero della Salute la nuova Campagna di comunicazione sulla Vaccinazione anti-influenzale e anti Covid-19.
Come afferma il Ministro della Salute Orazio Schillaci, proprio in sede di presentazione della nuova campagna, “Vogliamo rafforzare la campagna già in corso, anche in considerazione dell’influenza che quest’anno è più virulenta. Vogliamo mandare un messaggio forte a tutta la popolazione, ma il primo target sono soprattutto le persone più a rischio, anziani e fragili”.
La nuova campagna prevede uno spot televisivo e attività sui social.
Questo lo spot in onda sulle reti Rai e Mediaset a partire dal 1 Dicembre 2022:
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