Con l’ultimo decreto Covid il Governo ha disegnato la road map per la graduale abolizione di tutte le misure restrittive varate negli ultimi due anni e finalizzate a contrastare la diffusione del coronavirus Sars-CoV-2.
Nelle ultime due settimane però stiamo assistendo ad un nuovo preoccupante aumento dei contagi da Covid-19 anche se rispetto al passato le ospedalizzazioni, pur se in lieve aumento, non destano ad oggi particolare preoccupazione.
Responsabile di questa ennesima risalita della curva epidemiologica e di questa nuova ondata è la variante Omicron con le sue mutazioni Ba2 e Ba3.
Omicron 2 e 3: cosa dobbiamo aspettarci quindi? Ci sarà un dietrofront sulle ultime decisioni? I pareri degli esperti sono discordanti, c’è infatti chi pensa che orami è necessario guardare avanti ed imparare a convivere con il virus e chi chiede una maggiore prudenza sulle riaperture.
Ma vediamo di conoscere meglio queste due mutazioni e capire quanto sono contagiose e quali sono i sintomi.
Omicron 2 e 3: contagiosità
Negli ultimi mesi abbiamo imparato a conoscere la nuova variante Omicron responsabile per più del 90% dei casi di Covid-19 registrati durante la quarta ondata.
Le sue caratteristiche sono una maggiore contagiosità e un’incubazione più rapida, si passa infatti dai 5 giorni e più del Coronavirus originario, o 4 giorni circa nel caso della Delta, ai 2/3 giorni per Omicron con sintomi meno gravi rispetto alle precedenti varianti. Ora però a supportare la variante Omicron originaria ci sono le sue mutazioni sorelle Ba2 e Ba3.
Proprio la nuova variante Omicron 2 sembra sia il 20% più contagiosa rispetto alla precedente e costituirebbe ormai il 44% dei positivi.
Questa variante ha un livello di contagiosità molto simile al morbillo, infatti una persona non vaccinata ne può infettare altre 18, inoltre sembra si stiano registrano numerosi casi di reinfezione, anche a breve distanza e anche tra le persone vaccinate con casi addirittura di doppia infezione, Omicron 1 e 2 come per esempio nel Regno Unito dove sono stati segnalati circa 100 casi di questo tipo.
Omicron 2 e 3: sintomi
I sintomi più comuni che sono stati riscontrati da chi è stato contagiato con la variante Omicron sono:
- naso che cola;
- mal di testa;
- stanchezza con dolori muscolari;
- starnuti frequenti;
- mal di gola.
Inoltre altri sintomi accusati sono nausea e diarrea che sembrano essere più accentuati con Omicron 2 che provoca inoltre un mal di gola più intenso e febbre più duratura anche nei soggetti vaccinati. La sintomatologia della variante Omicron 3 differisce poco dalla 2 ed è ancora poco presente in Italia.
Con tutte le varianti di Omicron però appaiono meno frequenti i casi di perdita dell’olfatto e del gusto sintomi che sono invece tipicamente presenti nella malattia delle precedenti ondate.
Alla luce di queste informazioni quali potrebbero essere le decisioni future in tema di riaperture?
Cosa dicono gli esperti
Come ormai siamo abituati a sentire fin dall’inizio della pandemia, anche sulla questione riaperture ci sono pareri opposti, alcuni esperti sono favorevoli alla graduale abolizione delle restrizioni, mentre altri sono più cauti e spingono per un prolungamento quantomeno dell’obbligo delle mascherine al chiuso.
Dal 31 marzo infatti l’Italia è fuori dallo stato d’emergenza e a partire dal 1 maggio sarà eliminato l’obbligo di indossare la mascherina anche al chiuso.
A questo proposito uno dei temi di cui si è molto discusso in questi giorni è quello legato alla scuola, infatti c’è chi sostiene che la scarsa vaccinazione dei ragazzi tra i 5 e gli 11 anni unitamente all’eliminazione delle mascherine nelle classi potrebbe peggiorare in modo importante la situazione, quindi la proposta sarebbe quella di mantenere l’obbligo delle mascherine al chiuso almeno fino a giugno quando ci sarà la conclusione dell’anno scolastico.
Tra i sostenitori per prolungamento dell’obbligo delle mascherine al chiuso c’è Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute.
Ricciardi lancia l’allarme su una possibile risalita dei contagi tra giugno e luglio a causa dell’eliminazione delle misure restrittive anti Covid-19 unitamente alla maggiore contagiosità della variante Omicron 2 e ai comportamenti delle persone durante il turismo estivo nei luoghi di villeggiatura, a questo proposito dichiara: “le mascherine andrebbero mantenute almeno nei luoghi chiusi, per evitare un nuovo aumento dei contagi e salvare l’estate“.
Sulla stessa linea Fabrizio Pregliasco, direttore dell’IRCSS Galeazzi di Milano che sostiene la tesi di una possibile nuova ondata a giugno e chiede prudenza nelle riaperture ed in particolare sull’abolizione del Green Pass anche questo previsto dal 1 maggio.
Pregliasco afferma: “Lasciamo lo step della loro eliminazione dal 1 maggio ma comunichiamo che c’è la possibilità di tornare indietro se il numero dei ricoverati e delle terapie intensive si alza come in passato”.
C’è poi chi, come Andrea Cristanti, sottolinea l’importanza di proseguire con la campagna vaccinale in quanto “Omicron 2 è contagiosissima” facendo anche riferimento al picco di contagi in Cina nonostante le politiche di “zero Covid”.
Crisanti parlando appunto dell’importanza dei vaccini afferma: “Se una persona non è vaccinata o è fragile, Omicron 2 dà malattia severa. Ecco perché è cruciale proteggere i fragili, perché oggi le vittime del virus sono in particolare loro”.
Di parere totalmente opposto rispetto alle riaperture è invece Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità che dichiara: “Dobbiamo imparare a convivere con il virus“.
Brusaferro, intervenendo sull’andamento dei contagi e sull’eliminazione delle restrizioni, ritiene quindi che sia necessario “imparare a convivere con la pandemia” e che “le misure saranno calibrate in base all’evoluzione della pandemia con un allentamento graduale e che cambieranno in base ai dati“. Quindi sintetizzando l’abolizione delle restrizioni non sarà definitiva, ma qualora il quadro epidemiologico lo richiedesse, potrebbero essere reintrodotte in base alle situazioni.
Vedremo nei prossimi giorni come evolverà la situazione ma per il momento, nonostante il numero dei contagi giornalieri sia tornato a salire prepotentemente (più di 96.000 contagi nella sola giornata di oggi) si continua sulla linea delle riaperture graduali seguendo la road map stabilita dal Governo.
Per saperne di più sull’abolizione delle misure restrittive ti invitiamo a leggere il nostro articolo Abolizione Green pass: dal 31 Marzo inizia il ritorno alla normalità – Prenotazione vaccino oppure consulta il sito del governo Home – Certificazione verde COVID-19 (dgc.gov.it)
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