Da Gennaio 2023 sarebbe dovuto arrivare lo stop alle ricette cosiddette dematerializzate, ossia ricette elettroniche trasmesse in formato digitale dai medici di base ai pazienti (via mail o sms), tornando così al formato cartaceo da ritirare direttamente presso lo studio del proprio medico. Sembra invece che tramite il decreto “Milleproroghe” questa modalità di trasmissione delle ricette che di fatto, in periodo Covid, ha permesso di evitare affollamenti negli studi medici e di snellire in maniera importante la parte burocratica, sia lato medici, sia lato pazienti, sarà prorogata.
La preoccupazione dei medici
Di fronte alla prospettiva di tornare al cartaceo è stata quindi inoltrata la richiesta di una proroga da parte dei medici al Ministero della Salute, il quale ha accolto la richiesta ed ha inserito la norma nel decreto Milleproroghe già approvato dal Consiglio dei Ministri.
Lo stesso Filippo Anelli, Presidente della Federazione degli Ordine dei Medici, ha dichiarato a Repubblica: “La carenza dell’attivazione del fascicolo sanitario elettronico in tutte le regioni e la mancata attivazione da parte di tantissimi cittadini di questo strumento rischia di farci tornare indietro. Ecco perché credo che sia necessaria una proroga di questa norma, che finora ci ha consentito di svolgere in maniera così efficiente il servizio della ricettazione e di avviare poi il confronto con le regioni per migliorare sempre di più l’attivazione del fascicolo sanitario elettronico, che sarebbe la vera soluzione del problema”. Aggiungendo: “Il sistema ha risparmiato milioni di tonnellate di carte e i servizi sono migliorati nettamente, perché la ripetizione di una ricetta cronica è diventata di una semplicità unica. Ma non solo: è riuscita a sgravare moltissimo il medico da quel tipo di pressione che avveniva durante lo svolgimento del suo lavoro in ambulatorio perché si poteva dedicare finalmente alle visite e le ricette le poteva fare in un secondo momento”
La voce dei pediatri
Come dichiara all’ANSA Luigi Greco, Consigliere Nazionale della Società Italiana di Pediatria (Sip) e pediatra famiglia a Bergamo, “per evitare di affollare ulteriormente gli studi dei pediatri di famiglia in questo periodo di alta circolazione di infezioni virali è necessario, nell’immediato, trovare il modo di prorogare il promemoria o ricetta dematerializzata. Ma, per trasferire in modo sicuro le informazioni dal prescrivente al paziente, bisogna puntare sul fascicolo sanitario elettronico, come avviene oggi in Veneto“. Ed aggiunge “La proroga della ricetta dematerializzata dovrebbe essere però vincolata all’impegno, da parte delle Regioni, a una effettiva implementazione del fascicolo sanitario elettronico, attraverso la tessera sanitaria o specifiche App. Tutto ciò che si può fare in remoto è meglio lo si faccia, visto che la tecnologica lo permette, a beneficio dei pazienti, dei medici e dell’ambiente“.
Cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico?
Come spiegato sul sito del Ministero della Salute: “Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), conosciuto anche come Electronic Health Record (EHR), è un insieme di dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici, riguardanti l’assistito, riferiti a prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e, a partire dal 19 maggio 2020, anche da strutture sanitarie private.“
Il Fascicolo Sanitario Elettronico raccoglie e mette a disposizione tutta una serie di documenti riguardanti il paziente e la sua vita sanitaria, come ad esempio:
- i dati identificativi e amministrativi dell’assistito;
- le informazioni del medico di base dal lui scelto;
- le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche;
- i referti di laboratorio;
- il profilo sanitario sintetico redatto e aggiornato dal medico di medicina generale o pediatra di libera scelta che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta.
Con il consenso del paziente, tali documenti vengo resi disponibili anche al personale sanitario.
Sulla pagina www.fascicolosanitario.gov.it sono disponibili i dettagli sui progressi nella realizzazione dei Fascicoli Sanitari nelle varie Regioni e Province Autonome.
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