Quale è la connessione fra lo sport ed il Covid-19? Perchè lo sport aiuta a combattere il Covid? L’attività sportiva è davvero un’arma a nostra disposizione per la lotta contro il Covid?
Per rispondere a queste domande, partiamo da alcuni concetti di base, sfogliamo la definizione che la Treccani riporta alla voce “prevenzione”
“Adozione di una serie di provvedimenti per cautelarsi da un male futuro, e quindi l’azione o il complesso di azioni intese a raggiungere questo scopo […]
Nello specifico dell’ambito medico, la descrizione di “prevenzione” fornita da Wikipedia inizia con la seguente frase:
“La prevenzione è l’insieme delle azioni ed attività che mirano a ridurre la mortalità, la morbilità o gli effetti dovuti a determinati fattori di rischio o ad una certa patologia (profilassi), promuovendo la salute e il benessere individuale e collettivo […]“
Fatta questa doverosa premessa passiamo al legame fra Covid ed attività sportiva.
Chi fa sport è meno esposto alle conseguenze più gravi di Covid-19
L’articolo di approfondimento della fondazione Veronesi sulla correlazione fra sport e Covid-19 prova a raccogliere gli studi che in questi anni di pandemia sono stati intrapresi.
In particolare il “British Journal of Sports Medicine” riporta nero su bianco questa affermazione
“Non possiamo dire con certezza perché, ma è un dato di fatto: la sedentarietà è correlata a un rischio più alto di sviluppare forme severe e di morire a causa delle complicanze della malattia
British Journal of Sports Medicine – gruppo di ricerca del Kaiser Fontana Medical Center della California
Lo studio è stato effettuato su oltre 48 mila adulti che hanno contratto il Covid, un campione eterogeneo diviso in due gruppi, metà persone osservate avevano almeno una delle malattie considerate un fattore di rischio in caso di infezione da Covid-19 (diabete, insufficienza renale, una malattia cardiovascolare, etc). Il secondo gruppo invece composto da persone in buono stato di salute.
Gli scienziati hanno constatato che ci era più sedentario ha sviluppato più di frequente polmoniti che hanno richiesto il ricovero in reparti ordinari o in terapia intensiva.
Ricoveri più frequenti se si è sedentari
Nello studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, ha suddiviso le persone in 3 gruppo in merito all’attitudine allo sport:
- Inattivi: massimo 10 minuti di movimento alla settimana
- Moderatamente attivi, ossia da 11 a 149 minuti di movimento alla settimana
- Sportivi, ossia i soggetti con oltre 150 minuti dedicato allo sport a settimana
Andando direttamente alle conclusioni dello studio, la sedentarietà aumento di oltre il doppio il rischio di ospedalizzazione a seguito di contagio Covid-19 rispetto ai soggetti che fanno movimento per almeno 150 minuti a settimana.
Sono di conseguenza anche maggiori le probabilità di terapia intensiva e di morte a causa di contagio da Covid-19.
Attività fisica come salvavita per gli anziani
Qui ci aiuta il volume ““Muscoli in salute. La chiave del benessere a tutte le età“ (a cura di Silvia Di Maio e Federico Mereta – edizioni Gribaudo) pubblicato anche con il contributo di Francesco Landi presidente del Sigg (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria), direttore UOC Riabilitazione e Medicina fisica della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli.
Dal sito web del Policlinico Gemelli viene rimarcato come “[…] Avere muscoli in salute accelera anche il processo di guarigione e recupero, contrastando i principali sintomi della sindrome post Covid-19 […]“
Concentrandosi quindi sugli effetti post Covid (descritti anche nel nostro articolo di approfondimento Sindrome Long Covid: cosa è, quanto dura, quali sono i sintomi), sempre il prof. Landi afferma
“Dati raccolti sui nostri pazienti – aggiunge Landi – mostrano che l’87% manifesta almeno un segnale di disagio anche una volta guariti e che i sintomi più frequenti della sindrome post Covid-19 sono proprio la stanchezza (53%) e l’affanno (43%), entrambi direttamente connessi alla perdita del tono muscolare. Intervenendo rapidamente sui pazienti contagiati da SARS-CoV-2 con esercizi personalizzati, per favorire il mantenimento del tono muscolare generale e respiratorio, è possibile un recupero migliore e più rapido
Francesco Landi
Sport o attività fisica: scopriamo il nostro stile di vita
Come riportato dall’approfondimento in materia del Ministero della Salute, il concetto di “attività fisica” è molto ampio. Second l’OMS quando si fa riferimento ad “attività fisica” bisogna includere qualsiasi movimento che si traduce in un dispendio energetico del corpo superiore a quello delle condizioni a riposo.
Lo sport quindi non è altro che attività fisica contestualizzata in situazioni strutturate e sottoposte a regole ben precise, spesso competitive.
Andare in biciletta, giocare, fare lavori domestici, ballare…fanno parte dell’attività fisica e sono quindi parte del fattore trainante per il benessere e la salute della popolazione, con particolare riguardo all’incidenza di malattie croniche associate a comportamenti sedentari.
Il documento con le Linee di indirizzo del ministero della salute sull’attività fisiche nelle differenti fasce di età, da risalto alla strategia OMS 2016-2025 che mira, fra le altre cose, ad aumentare i livelli di attività fisica per raggiungere obiettivi chiari e tangibili come:
- la riduzione relativa del 25% della mortalità precoce dovuta a malattie cardiovascolari, tumori, diabete o malattie respiratorie croniche;
- la riduzione relativa del 25% della prevalenza dell’ipertensione, oppure, a seconda della situazione nazionale, il contenimento della prevalenza dell’ipertensione;
- l’arresto dell’aumento del diabete e dell’obesità.
Fonti:
- Physical inactivity is associated with a higher risk for severe COVID-19 outcomes: a study in 48 440 adult patients | British Journal of Sports Medicine (bmj.com)
- CT-derived Chest Muscle Metrics for Outcome Prediction in Patients with COVID-19 | Radiology (rsna.org)
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